Sia che si tratti di sedute per l’attesa che di sedie operative o di poltrone direzionali è indispensabile scegliere una seduta idonea al nostro fisico ed alle nostre esigenze, confortevole e sicura. In una sola parola: ergonomica.
Ergonomia e ambiente di lavoro
L’ergonomia è la qualità del rapporto tra un utente ed il mezzo utilizzato misurata in sicurezza, usabilità e comfort; questa scienza, applicata alla dotazione di arredi e complementi d’ufficio in generale e, alle sedute, in particolare, ci insegna che per evitare in futuro di incorrere in problemi posturali e/o cercare di non peggiorare quelli che già, in alcuni casi, si possiede, dobbiamo porre la massima attenzione a determinate caratteristiche che deve necessariamente avere una seduta d’ufficio.
Le 7 zone ergonomiche di una sedia
Possiamo comprendere quanto sia ergonomica una seduta analizzando e valutando la composizione e le caratteristiche di 7 zone specifiche presenti in una sedia:
- Capacità dello schienale: cioè quanto è imbottito lo schienale ed il suo spessore.
- Imbottitura dello schienale. Questo aspetto si riferisce al materiale di cui è composta l’imbottitura dello schienale stesso; ad esempio, le sedute imbottite con materiale memory foam riescono a donare grande comfort alla schiena per tutte le ore in cui si abbia la necessità di sostarvi.
- Rinforzo lombare: se è presente o meno. Il rinforzo lombare è importantissimo, in quanto sostiene la zona dorsale e, appunto, quella lombare.
- Cuscinetto di Mandel.
- Capacità della seduta: cioè di quanto è imbottita la seduta ed il suo spessore.
- L’imbottitura della seduta che, parimenti a quella dello schienale, si riferisce alla tipologia di materiale contenuto nell’imbottitura della seduta stessa. Una seduta può essere, ad esempio, composta da spugna e PPL.
- Supporto di seduta, cioè la parte che si trova appena sotto l’imbottitura della seduta e che sorregge il corpo dell’operatore.
Valutando tutte o, in parte, queste caratteristiche potremmo capire se una sedia può essere idonea alle nostre esigenze ed ai nostri bisogni.
L’elemento tempo e il modo d’utilizzo
Un altro aspetto importantissimo che dobbiamo valutare è comprendere la destinazione d’uso che faremo della sedia in relazione al fattore tempo, quante ore, cioè, staremo effettivamente seduti alla scrivania dell’ufficio o al tavolo di lavoro.
Quindi dobbiamo primariamente comprendere per cosa ci occorrerà la sedia. Se, ad esempio, ci servirà per arredare una sala d’attesa, avremo bisogno di un modello base adatto ad un uso moderato (fino a 3 ore giornaliere); qui, potremo optare per un modello in plastica rigida PPL impilabile con struttura in acciaio oppure in monoscocca in acciaio cromato e ppl.
Mentre, se abbiamo la necessità di allestire una sala che dovrà ospitare delle postazioni multiple come, ad esempio, quelle di un call center in cui gli addetti possono essere sostituiti più volte nell’arco di una giornata, possiamo preferire delle sedute operative adatte ad un uso frequente (dalle 3 alle 5 ore di utilizzo). Infine, se abbiamo bisogno di sedie che debbano essere comode perché pensiamo che verranno sfruttate per più di 5 ore al giorno, quindi adatte ad un uso intensivo, dovremo porre la massima attenzione sia alla composizione delle 7 zone ergonomiche della sedia che ad altri aspetti come, ad esempio, la tipologia di meccanismo dello schienale e della seduta.
Quest’ultima caratteristica è fondamentale nel momento in cui abbiamo determinato che la quantità di tempo che trascorreremo sulla seduta è, appunto, superiore alle 5 ore al giorno. In particolare, possiamo scegliere tra sedie che abbiano uno tra i seguenti meccanismi:
- Meccanismo a contatto permanente: è un meccanismo che permette l’inclinazione dello schienale assecondando il movimento della schiena ed è adatto per un uso della seduta fino a 8 ore.
- Meccanismo oscillante con asse centrale: permette il ribaltamento di tutti i componenti della sedia contemporaneamente (schienale e seduta) ed è idoneo ad un utilizzo fino ad 8 ore.
- Meccanismo oscillante con fulcro avanzato: permette il ribaltamento di tutti i componenti della sedia contemporaneamente (schienale e seduta) mantenendo, però, i piedi a terra; come i precedenti questo meccanismo è adatto per un uso fino ad 8 ore.
- Meccanismo syncrono: è un meccanismo che permette la regolazione contemporanea di seduta e schienale ma con un rapporto di inclinazione diverso e, proprio per questo, è adatto ad un utilizzo da 8 a 24 ore.
I meccanismi dello schienale e della seduta, quindi, hanno l’utilità di seguire i movimenti del nostro corpo dandoci il massimo sostegno e tutto il comfort di cui abbiamo bisogno nell’arco della giornata lavorativa.
Le tipologie di regolazione
Un altro aspetto su cui dobbiamo soffermarci è capire se la seduta possiede dei meccanismi di regolazione e quali sono: elevazione a gas, regolazione a seconda del peso, meccanismo sincronizzato a 2 leve per la regolazione dell’altezza del sedile e dello schienale.
Grazie alle regolazioni possiamo adattare la seduta alla nostra altezza, corporatura e postura prima di iniziare l’attività lavorativa e prevenire lo stress che potrebbe accumularsi sulla nostra schiena durante le ore di lavoro. Moltissimi modelli di sedie permettono di regolare:
- L’altezza della seduta, che permette, appunto, di adattare la sedia all’altezza dell’utilizzatore.
- L’altezza dello schienale, che ha la funzione di adattare il sostegno lombare alla schiena.
- La tensione dello schienale riesce ad adattare l’inclinazione dello schienale al peso dell’operatore.
- Il sostegno lombare che sostiene, appunto, la zona dorsale e lombare.
- La profondità della seduta che regola la seduta alla lunghezza delle gambe dell’utilizzatore.
Rivestimento e composizione della seduta
Un ultimo aspetto da valutare è il materiale di cui è composta la parte rigida della sedia, cioè la struttura che sostiene l’operatore, ed il rivestimento della stessa, cioè il tessuto in cui è stata prodotta.
Possiamo optare sia per una struttura della sedia in plastica rigida che per una struttura in acciaio cromato. La scelta può essere effettuata sostanzialmente in base ai nostri gusti: entrambe registrano, infatti, delle ottime performance in termini di resistenza all’usura e al tempo; mentre per quel che riguarda il tessuto di rivestimento possiamo decidere tra più soluzioni che possono determinare il grado di comodità e di confortevolezza della seduta. Un poltrona in pelle o ecopelle può essere preferibile ad una sedia realizzata in tessuto ignifugo no flame in termini di morbidezza, ma decisamente meno traspirante di quest’ultima. Mentre una seduta dotata di schienale in rete può sì ben rispondere all’esigenza di traspirabilità ma essere meno comoda di una sedia imbottita.
Questa scelta dipende molto dalle nostre preferenze e, ovviamente, da quanto vorremmo spendere per concludere l’acquisto. Sicuramente una poltrona rivestita in pelle trapuntata con schienale alto e base in acciaio avrà un costo molto superiore ad una sedia operativa, poiché renderà un altissimo grado di comfort al soggetto al quale è destinata.
A volte, però, non occorre spendere tanto denaro per far sì che la nostra seduta sia adatta all’utilizzo che ne dobbiamo fare; il più delle volte basta soltanto dotarsi di alcuni optional da inserire nella seduta come, ad esempio, i braccioli in polipropilene o una base dotata di ruote oppure un supporto lombare, accessori, quindi, che possano rendere maggiormente piacevole la nostra permanenza alla scrivania.
In conclusione, prima di acquistare delle sedute dobbiamo necessariamente valutare, in primo luogo, quanto tempo dobbiamo sostarvi e quale sarà il loro futuro impiego e, in secondo luogo, quali caratteristiche dovrebbero possedere per garantirci tutto il benessere e la confortevolezza di cui abbiamo bisogno durante la nostra giornata lavorativa.
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